Non scrivo per dimenticare. Anche perché quel che non mi serve lo dimentico comunque. Ma dimentico ciò che scrivo. E mi sorprende ritrovarlo nella memoria di chi passa e legge. E vado anche oltre perché spesso distruggo senza troppo ritegno. Sono un demiurgo un po' folle, non lo nego. Ho perso milioni di parole ma non mi mancano. Hanno avuto vita e, come tutti i vivi, sono morte. O sono semplicemente sprofondate in qualche abisso oleoso e dorato che forse, prima o poi e senza rendermente conto, tornerò ad esplorare.
[ post ispirato da Veil - foto by autum-fire ]
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